Un giardino di fragole
La scuola dovrebbe, potrebbe ed è, in alcune esperienze, un enorme giardino di fragole quando si è in grado di rispondere alla naturale curiosità e all’entusiasmo con cui bambine e bambini si rivolgono alla conoscenza.
La giornata di studio, che si svolgerà a Roma sabato 18 aprile 2026, è aperto a ricercatori/trici, educatori/trici, insegnanti, a tutte/i gli operatori che lavorano negli asili nido, nella scuola dell’infanzia e primaria, a tutti coloro che si occupano della fascia 0-11, ai genitori, agli studenti e alle studentesse in corso di formazione.
La partecipazione è libera.
- Scuola e formazione
Il progetto
L’idea di questa giornata di studio è nata due anni fa da un gruppo di insegnanti, ricercatori e ricercatrici che a vario titolo si occupano di infanzia e che fanno parte del Laboratorio Scuola e Formazione della Fondazione Massimo Fagioli.
In seguito al suggerimento di un’insegnante particolarmente poetica, ad aprile 2024 abbiamo deciso di chiamarci “Un giardino di fragole”.
Le fragole nascono in pianura, in montagna e in riva al mare, prediligono un clima mite ma le piante resistono anche al freddo dell’inverno. Di fragole ne esistono tantissime varietà: grosse e succose, piccole e dolcissime, un po’ come noi e come i bambini/e che frequentano le nostre scuole.
Forse è per questo che “Un giardino di fragole” ha subito attecchito ed è cresciuto in modo lento ma costante ed ha preso la forma di una giornata di ricerca.
La scuola dovrebbe, potrebbe ed è, in alcune esperienze, un enorme giardino di fragole quando si è in grado di rispondere alla naturale curiosità e all’entusiasmo con cui bambini/e si rivolgono alla conoscenza. A questo proposito ricordiamo che a giugno 2024 in un incontro organizzato dalla “Scuola Bios Psychè” di Roma, avevamo ascoltato la testimonianza di un’adolescente (video di Arianna Bernardini) che parlava della sua depressione e riportava una frase che le avevano rivolto le insegnanti, dopo averla invitata a parlare del suo stato d’animo: “Come pretendi di far nascere le fragole nel deserto?”.
Profondamente colpite dal commento della ragazza che aveva concluso che era inutile per lei continuare a cercare risposte, perchè nel suo “essere deserto” non sarebbero mai nate le fragole, abbiamo fatto nostro il commento della psichiatra Francesca Fagioli: “Noi possiamo e dobbiamo pretendere di far rinascere le fragole che, forse per il troppo deserto incontrato nelle relazioni e negli affetti, sembrano completamente sparite ma non per questo i giovani devono perdere la speranza di poter tentare una cura per la guarigione”.
Noi, ovviamente, non parliamo di patologia e di cura, e non abbiamo la pretesa di indagare tutti gli ordini di scuola che comprendono la fascia d’età 0/11, Asilo Nido, Scuola dell’Infanzia e Scuola Primaria, ma vogliamo proporre una ricerca ad ampio raggio sull’infanzia, che non è un semplice periodo di transizione in attesa di una più completa vita adulta, ma un periodo molto importante, complesso e fondamentale.
Nei testi teorici di Massimo Fagioli e negli anni delle lezioni da lui tenute all’Università di Chieti, troviamo preziose ricerche che sono state per noi motivo di studio approfondito e di riflessioni anche in relazione a molte delle parole usate nei Documenti Ministeriali che orientano il lavoro dei docenti. La “Teoria della nascita” propone a chiunque si occupi di infanzia e di scuola una nuova idea di bambino/a, di rapporto adulto/bambino e un nuovo approccio alla conoscenza.
Lo psichiatra Massimo Fagioli, inoltre, ci ha lasciato una preziosa intervista del 1978¹ sulla scuola, di cui vogliamo proporre alcuni brani.
Ci siamo poste la domanda sul perché riproporre questa intervista del 1978, anno che può apparire lontanissimo dal presente che stiamo vivendo. L’intervista va indubbiamente contestualizzata, ma le risposte che Fagioli offre alle domande interessanti e puntuali dell’intervistatrice affrontano temi cardine del “fare scuola” offrendoci spunti di ricerca su questioni ineludibili.
A questo proposito riteniamo opportuno citare le Linee guida 0/6 del 2021, per mettere in evidenza i contenuti in sintonia con la nostra visione. Purtroppo, tali contenuti non si ritrovano più nelle Nuove Indicazioni del 2025.
“I bambini conoscono il mondo attraverso la percezione, la relazione e l’azione; la corporeità e la sensorialità sono per loro un importante veicolo di comunicazione e di conoscenza. Sono acutamente interessati al mondo naturale, fisico e sociale, pensano, si pongono domande e cercano risposte in modo attivo, sono cioè fin dalla nascita dotati di capacità d’iniziativa e di espressione del loro punto di vista nell’interazione con l’ambiente. […]
I bambini hanno un forte interesse per gli altri bambini e sono in grado, anche precocemente, di instaurare con loro rapporti affettivi, cooperativi e di scambio che costituiscono una leva importante per lo sviluppo della socialità e degli apprendimenti. I bambini sono attori competenti della loro crescita, co-costruttori di significati insieme agli adulti e agli altri bambini, pertanto va preso in considerazione il loro punto di vista e vanno coinvolti nei processi decisionali che li riguardano.”
(cit. 2 – I bambini e le loro potenzialità – pagina 17).
Per organizzare questa giornata abbiamo pensato d’intervistare o invitare in presenza, alcuni dei ricercatori/ricercatrici (pedagogisti ludici, illustratori, antropologi, linguisti, artisti, musicisti, architetti, design…) che hanno esplicitato nella loro ricerca una visione originale e innovativa dell’infanzia, restituendo bellezza e forza a ciò che ancora troppo spesso viene reputato “infantile” in senso denigratorio.
L’intento di questo incontro è di promuovere un proficuo confronto con altre interessanti realtà che agiscono a livello culturale e sociale e affrontare il tema della giornata da punti di vista e con discipline e linguaggi diversi.
Gli interventi dei relatori/trici affronteranno temi trasversali relativi a tutte le fasce d’età, toccando pratiche didattiche legate a esperienze professionali e tematiche che sono state dibattute e che si sono sviluppate all’interno dei gruppi di lavoro del Laboratorio Scuola.
¹Massimo Fagioli – I problemi della scuola (1978)
L’evento, che si svolgerà a Roma il 18 aprile 2026, è aperto a ricercatori/trici, educatori/trici, insegnanti, a tutte/i gli operatori che lavorano negli asili nido, nella scuola dell’infanzia e primaria, a tutti coloro che si occupano della fascia 0/11, ai genitori, agli studenti e alle studentesse in corso di formazione.