“L’affettività si vive e si sperimenta, non si può apprendere.”, comunicato dal Laboratorio Scuola e Formazione

Il piano di educazione affettiva nelle scuole, annunciato dal Ministro dell’Istruzione Valditara, nasce dall’idea che i sentimenti e l’affettività si possano insegnare, al pari di una disciplina come se si trattasse di un fatto culturale.

Noi riteniamo invece che l’affettività e le relazioni vadano curate e sviluppate all’interno dell’intero processo educativo, a partire dall’Asilo Nido fino alla Secondaria.
Le relazioni che si creano nel gruppo classe sono vissute in tutto il tempo scuola, in ogni momento e spazio disciplinare. L’affettività si vive e si sperimenta, non si può apprendere.

Per questa ragione bisogna creare le condizioni per una didattica capace di sviluppare relazioni di collaborazione e fiducia reciproca tra gli studenti e le studentesse e non di competizione. Perché sono proprio le situazioni affettive all’interno del gruppo classe e con gli insegnanti che permettono ai bambini, alle bambine e agli adolescenti, “il pieno sviluppo della persona umana“.

Laboratorio Scuola e Formazione Fondazione Massimo Fagioli